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Torino, ex Moi. Corteo contro lo sgombero

2015 03 14 corteo ex moi 014Le hanno inaugurate nel 2006 per le Olimpiadi invernali. Poi, passata la festa, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto. Le palazzine dell’ex villaggio olimpico sette anni dopo erano ancora vuote. Nessuno aveva voluto comprare queste case fatte di sputo e cemento. Nel marzo del 2013 sono state occupate dai profughi e rifugiati rimasti in strada dopo la fine della cosiddetta “emergenza nord africa”, un buon affare per associazioni e cooperative legate al carrozzone politico. Le palazzine dell’ex Moi sono diventate una casa per settecento uomini e donne.
Lo scorso autunno Fratelli d’Italia e Lega Nord hanno scatenato un duro attacco politico e mediatico, promovendo marce flop, sempre contrastate da antirazzisti e occupanti dell’ex Moi. Anche il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, ha tentato di rubare, senza successo il suo quarto d’ora di notorietà.
A gennaio il tribunale di Torino ha diffuso la notizia del sequestro degli immobili, cui dovrebbe seguire lo sgombero. Il due marzo il consiglio comunale ha approvato una mozione della Lega che ha chiesto una delibera su tempi e modi della “liberazione” delle palazzine. Inutile dire che la mozione è passata grazie al voto determinante del PD. Questa mozione non è vincolante per il comune ma è un brutto segno per le 800 persone che le abitano.
Sabato 14 marzo qualche centinaio di persone, in testa una settantina di occupanti dell’ex Moi, hanno attraversato in corteo il centro cittadino. In testa c’era lo striscione “Casa, lavoro, dignità. Non si sgombera la libertà!”. Due lunghe soste sono state fatte al palazzo della Regione Piemonte e al Comune di Torino, dove è stato dispiegato un lungo striscione azzurro con decine di barchette di carta in memoria del viaggio, che a rischio della vita, i rifugiati hanno fatto per approdare nella sponda nord del Mediterraneo. Su uno striscione la scritta “Scusate se non siamo annegati”. Al corteo hanno partecipato anche gli anarchici della FAI torinese, con lo striscione “Casa per tutti. No alla guerra tra poveri!”

Il corteo è terminato al mercato di Porta Palazzo. Il prossimo appuntamento per gli antirazzisti è il presidio al CIE di domenica 22 e il presidio – sabato 28 – contro la Lega Nord e Casa Pound che hanno indetto un presidio in piazza Solferino. L’appuntamento per gli antirazzisti è alle 15 in piazza Castello.

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