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Ancora sgomberi nella baraccopoli di Lungo Stura: ci ritroveranno nelle strade!

sgombero e corteoQuesta mattina la polizia è di nuovo arrivata all’alba per spaccare le baracche di quello che era il “campo rom non autorizzato” più grande d’Europa. Donne, bambini, uomini, anziani e malati, stavamo ancora dormendo quando la polizia ha buttato giù le nostre porte e ci ha urlato di uscire. Anche questa volta non ci hanno avvisati prima: sono arrivati con una decina di blindati e con le ruspe, ci hanno buttato in strada e hanno spaccato le baracche di trenta persone. Gli operatori del canile si sono presi i nostri cani e ora non sappiamo dove sono.
Una parte delle famiglie sgomberate è poi andata ad occupare l’Ufficio Nomadi del Comune di Torino. Comune che insieme alla Prefettura è responsabile del progetto “La città possibile”, costato 5 milioni di euro, con cui ci hanno promesso le case e invece ci buttano in strada senza darci nessuna alternativa abitativa.

Dov’era questa mattina il Comune mentre le ruspe ci spaccavano le baracche in cui vivevamo da anni?
Dov’erano le associazioni a cui il Comune ha affidato l’appalto milionario – Valdocco, Terra del Fuoco, Aizo, Stranaidea, Liberitutti?
Ci avete sgomberato dal campo e stasera dobbiamo dormire con i nostri figli in strada. In strada finiscono anche le famiglie sfrattate dalle case e dai social housing, come in Corso Vigevano, gestito da AIZO, dove per un anno abbiamo vissuto senza nemmeno avere riconosciuta la residenza e pagando affitti salati per dei loculi, da cui oggi ci buttate fuori.

Due anni fa nella baraccopoli vivevano duemila persone, molte da quindici anni. Non per scelta, ma per necessità dettata da povertà, sfruttamento e discriminazioni.
Il Comune di Torino ha speso 5 milioni di euro, soldi pubblici, per buttarci tutti in mezzo alla strada.
Per alcune ore abbiamo occupato l’Ufficio Nomadi, perchè il Comune venisse a dire pubblicamente la verità sul progetto “La città possibile”.
Non hanno avuto neanche il coraggio di presentarsi.
Ci ritroveranno nelle strade.

Il prossimo appuntamento è per mercoledì mattina, quando si terrà la prima udienza del processo contro Aramis, un giovane a cui due settimane fa era stata spaccata la baracca e che era stato brutalmente aggredito da tre vigili urbani, i quali non avevano esitato ad estrarre pistole ed usare spray urticanti, per poi dichiarare di essere stati aggrediti. Ennesimo abuso in un campo dove la violenza istituzionale è quotidiana. Chi attraverso lo sgombero di stamattina pensava di disperdere i testimoni, se ne dispiacerà. Mercoledì ci saremo tutti.

Casa, salute, residenza, libertà di movimento per tutti e tutte!

Torino, 19 ottobre 2015

Abitanti della baraccopoli di Lungo Stura Lazio
Assemblea Gatto Nero Gatto Rosso

Ascolta la diretta di radio blackout sulle prime ore dello sgombero

Qui l’articolo di Nuova Società ed un breve video del corteo dopo l’occupazione dell’ufficio nomadi

Posted in immigrazione, Inform/Azioni, razzismo, torino.

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