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13 aprile – Processo agli antirazzisti

Venerdì 13 aprile udienza preliminare per gli antirazzisti torinesi – si decide il rinvio a giudizio.
ore 9,30 – in aula 3 ingresso 15- piano II seminterrato del palagiustizia – in corso Vittorio Emanuele 130

Il prossimo 13 aprile si aprirà il processo contro una quarantina di antirazzisti torinesi, tra cui tre aderenti alla FAI torinese. Un megaprocesso che la Procura torinese vuole ad ogni costo, nonostante l’impalcatura giuridica su cui si fondava non abbia retto. Nel marzo del 2010 scattarono le manette per sei antirazzisti incarcerati con l’accusa di “associazione a delinquere”. L’etichetta associativa venne apposta dai PM Padalino e Pedrotta sull’Assemblea antirazzista di Torino, che per circa un anno – dal maggio del 2008 al maggio del 2009 – fu il fulcro da cui si dipanarono numerose iniziative di informazione e lotta.
L’associazione a delinquere – secondo i PM – era finalizzata a compiere reati come la violenza privata, l’imbrattamento, il disturbo della quiete.
Manifestazioni, presidi, occupazioni simboliche, striscioni, scritte, azioni di protesta divenivano tasselli di un disegno criminoso elaborato “all’interno del movimento anarchico”.
Il reato associativo cadde e gli antirazzisti vennero scarcerati. Nonostante ciò la megainchiesta è andata avanti mettendo insieme vari episodi, non tutti riconducibili all’humus politico dell’assemblea antirazzista, all’evidente scopo di ridurre a questioni di ordine pubblico l’attività politica e sociale di quegli anni. Attività che, sia pure di minoranza, contribuirono a tenere accesi i riflettori ed a sostenere le lotte dentro i CIE, contro lo sfruttamento del lavoro migrante, contro la militarizzazione delle periferie.