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Slovenia. Che se ne vadano tutti!

La rivolta sociale partita dalle regioni più povere della Slovenia è dilagata nell’ultimo mese nell’intero paese. Imponenti manifestazioni hanno attraversato centri grandi e piccoli. La crisi internazionale ha colpito duramente la popolazione: fabbriche che falliscono, tagli alla spesa pubblica, disoccupazione in crescita hanno portato ad un’esplosione di cui si parla molto poco in Italia. La repressione poliziesca è stata durissima con decine di feriti, fermati ed arrestati, specie a Maribor, il maggiore centro industriale dell’est, la zona tradizionalmente più povera del paese.
Gli anarchici della federazione anarchica slovena, sono stati sin dalla prima ora in un movimento popolare, che ha rotto con i partiti istituzionali e grida nelle piazze “che se ne vadano tutti!”. Nell’ultimo mese la destra ha cercato di infiltrarsi senza troppo successo nelle manifestazioni di piazza, ma il pericolo di derive populiste ed autoritarie va individuato per tempo e per tempo respinto.
I compagni della federazione anarchica hanno redatto un documento/appello che invita a dare sostegno alla lotta e a farla conoscere all’esterno.
Potete leggere il testo integrale in italiano sul sito dei compagni di Affinità Libertarie, qui invece trovate l’originale in inglese.
Per ulteriore approfondimento potete ascoltare l’intervista a Matej e Thomas, due compagni di Maribor, sul sito di radio blackout.

Aggiornamento del 21 dicembre. Manifestazioni imponenti in tutti i centri della Slovenia: a Lubiana assediato per ore il parlamento da circa 10.000 manifestanti.
Il blocco anticapitalista promosso dagli anarchici della FAO ha raccolto oltre 400 persone, che si sono staccate dalla manifestazione facendo un giro nel centro cittadino prima di riunirsi al resto dei manifestanti.
Qui trovi il report e alcune foto del corteo scattate da due compagni del Germinal di Trieste presenti alla manifestazione.

Posted in Inform/Azioni, internazionale.

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