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08 dicembre. Tra Venaus e Chiomonte

Sabato 8 dicembre, a sette anni dalla rivolta popolare che obbligò il governo a ritirare le proprie truppe da Venaus, dove stavano per partire i lavori per la Torino Lyon, le truppe di occupazione sono di nuovo in Valsusa per imporre la realizzazione di un’opera inutile, nociva, utile solo a drenare soldi pubblici a fini privatissimi.
In questi giorni la CMC, la ditta cresciuta alll’ombra del PCI e del PD, ha inaugurato l’inizio dei lavori per il tunnel geognostico di Chiomonte. Hanno impiegato un anno e mezzo, speso montagne di soldi per mantenere in piedi l’apparato militare che ha serrato in una morsa di ferro la Clarea.
Oggi come nel 2005 i No Tav lottano contro l’occupazione militare.
Hanno usato i manganelli, i gas, gli arresti, i fogli di via, il sequestro di persona, l’indimidazione verso i nostri figli. Le hanno provate tutte, ma non sono riusciti a piegarci.
La scommessa oggi è mettere insieme le tante resistenze di questo paese per creare la massa critica che li obblighi a fare marcia indietro.