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05 17 – Anarres del 17 maggio. Geografie della rivoluzione. Tecnologia, natura e cultura. Il decreto sicurezza bis: gabbie, torture e sudari…

Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.

Ascolta il podcast:


Dirette, approfondimenti, appuntamenti:

Geografie della rivoluzione sociale
Lo spazio non è un luogo neutro: le mappe tracciate sulla carta, sono la rappresentazione a colori e righe di un dominio che si incide nei corpi e nelle vite di tutti. Lo spazio del dominio e lo spazio di libertà emergono nella loro irriducibile differenza grazie alla geografia sociale.
Ne parliamo con Federico Ferretti, che il prossimo 24 maggio sarà a Torino per una serata su questi temi.

Umano, troppo umano. Il secolare dibattito su natura e cultura oggi assume nuove forme, in relazione alle grandi trasformazioni che già oggi consentono di parlare di oltrepassamento dell’umano. Un “oltre” che secondo alcuni porta ad altro dall’umano; secondo altri è invece una sorta di superumanesimo.
In queste settimane si è parlato molto in città e in radio di tecnologia, transumanesimo, ma molto poco di capitalismo, rivoluzione, autonomia del soggetti.
Noi ci chiediamo: è possibile una critica radicale ma non tecnofobica della tecnologia?
Abbiamo introdotto la questione nella scorsa puntata di Anarres, ci torniamo con Francesco Codello, pedagogista e anarchico, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”.

Gabbie, torture e sudari. L’Italia secondo il decreto sicurezza Bis del ministro dell’Interno leghista

Appuntamenti:

Venerdì 24 maggio
ore 21
alla FAT in corso Palermo 46
Geografie della rivoluzione sociale
Lo spazio non è un luogo neutro: le mappe tracciate sulla carta, sono la rappresentazione a colori e righe di un dominio che si incide nei corpi e nelle vite di tutti. Lo spazio del dominio e lo spazio di libertà emergono nella loro irriducibile differenza grazie alla geografia sociale.
Lanciato per la prima volta nel XIX secolo dai geografi anarchici Reclus e Kropotkin, il termine “geografia sociale” all’epoca era sinonimo di “geografia socialista”, ossia sostanzialmente anarchica. Da diversi autori è stato poi utilizzato con finalità non sempre rilevanti dal punto di vista della trasformazione sociale.
Daremo uno sguardo alla storia, prima di discutere numerosi casi di applicazione di saperi critici, che ci mostrano come spazi e luoghi sono concetti da cui non può prescindere un’analisi sociale e politica che miri alla trasformazione della società.
Gli “spazi subalterni” possono essere allo stesso tempo teatro dell’oppressione o di resistenza e sovversione.
Federico Ferretti, docente di geografia all’università di Dublino, ci aiuterà a comprendere la narrazione spaziale sulle periferie del mondo e le migrazioni in un intreccio tra sociologia ed antropologia.

Giovedì 30 maggio
ore 16 in via Po 16
Una libertà senza confini
La violenza sulle donne è un fatto politico. Portiamo in piazza una libertà che non chiede tutele, ma si arma della forza del mutuo appoggio e dell’azione diretta
punto info, giochi antisessisti, mostra e tanto altro…
Wild C.A.T – Collettivo Anarco-Femminista Torinese

Sabato 1 giugno / Domenica 2 giugno
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere
Due giorni di informazione e lotta contro il militarismo
promuove l’Assemblea Antimilitarista

Sabato 1 giugno
Punto info contro le frontiere al Balon
Domenica 2 giugno
Presidio contro la cerimonia militarista in piazza Castello
Appuntamento alle 16,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi

Ogni giorno in giro per la città…
Salta il Tornello!
Appendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.
I nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.
È la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.
Bus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.
Riprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.
Con la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.

Le riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46