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Firenze. Scontri all’assedio al lusso

firenze 22 dicembre 2013Sabato 21 dicembre. Cariche e scontri al corteo contro il lusso convocato oggi a Firenze da alcune assemblee pubbliche tra movimento Movimento Lotta per la Casa, Sindacati di Base, realtà libertarie e antagoniste della città.
L’appuntamento era in piazza S. Marco, da dove la manifestazione avrebbe dovuto proseguire per il centro, dove i negozi di lusso fanno affari mentre in periferia si fa fatica a procurarsi il necessario per vivere dignitosamente.
La polizia ha caricato per impedire la partenza del corteo, che era stato vietato. Tra spintoni e trattative il corteo è riuscito infine a muoversi ed ora – 17,05 – si trova in piazza Duomo dove la situazione è ancora molto tesa.
Seguiranno aggiornamenti.
I manifestanti si sono mossi da piazza Duomo, infilandosi nei vicoli, la polizia ha caricato nuovamente con maggiore violenza. L’assedio al lusso è comunque riuscito a raggiungere il centro cittadino, turbando lo shoppimg dei ricchi.

Qui alcune sequenze degli scontri riprese da RAI News

Di seguito alcuni tralci del testo diffuso dall’USI, dall’Ateneo Libertario e da alcune individualità anarchiche per l’occasione.

“Perché oggi siamo qui a manifestare la nostra rabbia contro il lusso invece di  fare shoppimg?

– Perché avremmo ben poco da comprare, Gli stipendi quando esistono sono fermi, mentre i prezzi volano. Il lavoro non c’è o quando c’è è precario, è a intermittenza, è a capriccio di lor signori! Più di un italiano su 10 è povero in canna, uno su 3 è sull’orlo della miseria. In Grecia questi numeri sono doppi. Tra i lavoratori immigrati i poveri sono la larga maggioranza.

– Perché i beni di lusso vanno alla grande nonostante la crisi e questo dimostra che non siamo  tutti sulla stessa barca. Al contrario ci sono in giro parecchi pescecani che sulla crisi si sono arricchiti ancora di più di quanto lo fossero già: grandi e medi imprenditori, banchieri, finanzieri, speculatori,  politici, burocrati e lacchè di vario genere.

– Perché molte delle merci che vengono vendute a prezzi esorbitanti nel centro di Firenze, sono prodotte grazie allo sfruttamento schiavista e disumano  dei lavoratori di etnie diverse dalla nostra, che spesso ci rimettono la vita! Come i lavoratori cinesi morti bruciati in una fabbrica tessile pratese.

– Perché noi al contrario dei cosddetti “Forconi” non lottiamo per una “comunità nazionale”. Noi lottiamo per la comunità degli oppressi, degli sfruttati, indipendentemente dalla nazionalità, dall’etnia, dal colore della pelle. E lottiamo contro la “comunità” degli oppressori, degli sfruttatori, dei pescecani di ogni razza e colore.

– Perché è da qui, dalla Città-Vetrina di Firenze, che è partita la scalata politica del “ragazzo prodigio”, portatore di un modello sociale che esalta tutto lo schifo di questo sistema.  Matteo Renzi, sindaco di Firenze e neo – segretario del PD, si è fatto conoscere in questi anni per gli sgomberi violenti  della povera gente, per la svendita del patrimonio immobiliare pubblico, per le privatizzazioni selvagge (vedi l’ATAF) e per i tagli all’assistenza degli anziani e dei disabili. Lo stesso Renzi che da futuro premier promette un lavoro ancora più precario.

– Perché siamo stanchi di consumi imposti, di un modello di vita che non ci appartiene, di una pubblicità che mostra  un benessere inesistente, mentre i tagli alla sanità costringono le persone a pagarsi ogni tipo di diagnosi e cura o a rinunciare di curarsi.

– Perché vogliamo una società diversa non più basata sul comando e sullo sfruttamento, ma sull’uguaglianza, sulla  libertà, sull’autodeterminazione consapevole degli individui.”

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