È scattata all’alba di stamane un’operazione di polizia nei confronti del movimento No Tav. Arresti e perquisizioni in varie parti della penisola.
Un motivo in più per partecipare alla manifestazione di sabato 28 a Torino
La Questura di Torino ha emesso venticinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, quindici con obbligo di dimora, un compagno è agli arresti domiciliari.
Perquisiti a lungo il Mezcal di Collegno e il Barocchio di Grugliasco e il Paso di Torino, dove hanno arrestato Gabriela. Un arresto anche alla casa occupata di via Muriaglio a Torino, dove hanno portato via Mambo.
Tra gli arrestati c’è anche Tobia Imperato, l’autore de “le scarpe dei suicidi”, Guido Fissore del Comitato No Tav di Fillarfocchiardo, tre esponenti del centro sociale Askatasuna.
A Torino è ancora trattenuta in questura Maja di Macerie, nei cui confronti l’ordine di arresto potrebbe non essere eseguito, perché è incinta.
A Milano hanno arrestato tre compagni, ne stanno ricercando altri tre. Ad Asti è stato arrestato Samuele, un compagno del movimento per la casa. A Robassomero hanno perquisito e arrestato Federico, a Rovereto Juan. Due arresti a Roma e uno a Genova.
I vari provvedimenti sono relativi allo sgombero – il 27 giugno – della Libera Repubblica della Maddalena e alla manifestazione del 3 luglio a Chiomonte.
La regia dell’operazione è di Giancarlo Caselli, che da maggio sta coordinando le numerose operazioni repressive che hanno colpito i No Tav.
I PM sono Giuseppe Ferrando e Manuela Pedrotta.
Di seguito una prima rassegna stampa:
Il Corriere della sera
La Stampa
Repubblica
Prime iniziative di lotta:
Giovedì 26 gennaio:
– Torino ore 17 appuntamento in piazza Castello
– Bussoleno ore 20,30 fiaccolata
Sabato 28 gennaio
Torino. Manifestazione No Tav – ore 14,30 piazza Carlo Felice
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Aggiornamenti
Torino. Nel tardo pomeriggio del 26 gennaio circa trecento persone si sono date appuntamento in piazza Castello per un presidio solidale con gli arrestati No Tav. Il presidio presto si trasforma in una blocco della piazza e di via Roma che dura una quindicina di minuti. Poi parte un corteo percorre via Po, attraversa piazza Vittorio, arriva alla Gran Madre, sosta per un po’ interrompendo il traffico e poi torna in piazza Castello.
Bussoleno. Diverse migliaia di No Tav danno vita ad una fiaccolata che attraversa il paese. I negozi sono aperti in segno di solidarietà con il barbiere No Tav, arrestato la mattina. I suoi colleghi terranno aperto il suo negozio finché lui non tornerà libero.
Di seguito il comunicato di Spinta dal Bass – Centro sociale Libertario Takuma:
Dopo gli arresti e le viscide dichiarazioni di Caselli, ecco la straordinaria risposta della Valle di Susa. Sbagliava di grosso chi credeva di dividerci in buoni e cattivi. 8000 le persone che hanno risposto all’appello lanciato solo oggi pomeriggio; come sempre il solito colorato mondo no tav con bambini, nonni, giovani studenti… tutti insieme per chiedere l’immediato rilascio di tutti gli arrestati.
Da sottolineare poi la risposta dei commercianti di Bussoleno che in solidarietà a Mario, il barbiere arrestato, hanno tenuto i negozi aperti, nonostante l’ora, ed esposto bandiere no tav e locandine di solidarietà.
Etinomia, la neo-associazione che si batte per un economia etica al di fuori di grandi opere inutili e distruttive,
ha in progetto di tenere aperto il negozio di Mario. I parrucchieri iscritti a Etinomia hanno già dato la loro disponibilità a turnare. Un gesto di straordinaria generosità che poteva avvenire solo in una valle come la nostra, dove al primo posto ci sono i rapporti umani, le relazioni tra paesani e non il profitto.
Un pensiero particolare va al nostro Guido. Per noi di Spinta dal bass è zio Guido, uno di famiglia con cui si è condiviso anni di lotta ma anche e sopratuttp di amicizia sincera. Zio Guido non è solo un volto conosciuto del movimento, non è solo un bravo consigliere comunale nè solo un presidiante di ferro… Zio Guido è una persona che sa farsi amare e noi lo rivogliamo immediatamente in mezzo a noi. Così come rivogliamo liberi tutti!
La lotta della Valle di Susa non si arresta!
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