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Turi sul traliccio, Tobia in sciopero della fame, No Tav sull’autostrada

Domenica 4 marzo. Il ritrovo è a Giaglione tra il campo sportivo e il prato dove sta sorgendo il presidio No Tav. Una bella giornata, con tanta gente, tanti bambini.
Prima la polenta poi si va verso la Clarea. Questa volta il blocco di polizia è al bivio con il sentiero alto. Qui alcuni simbolicamente tagliano un po’ di filo spinato.
Turi, il pacifista già protagonista quest’estate di un’azione di protesta di 50 ore appollaiato su un albero, riesce ad intrufolarsi oltre le reti e sale sul traliccio sul quale era stato folgorato Luca.

Questa volta la polizia fa le cose ammodo: fa togliere corrente, chiama i vigili del fuoco e si guarda bene dall’intervenire.
Turi parla e suona il flauto. Nonostante la pioggia resta su tutta la notte e la mattinata successiva. Poi decide di scendere.

Lunedì 5 marzo. Tobia,
uno degli arrestati per la resistenza No Tav allo sgombero della Maddalena, è ormai al terzo giorno di sciopero della fame. In carcere aveva già perso cinque dei suoi 89 chili, in tre giorni di digiuno ne ha persi altri quattro. Il giudice gli impone il divieto di comunicare all’esterno in qualsiasi modo: non può scrivere lettere o mail, non può telefonare.
Un’imposizione odiosa che rende i suoi domiciliari quasi peggiori della prigione, dove poteva scrivere e ricevere visite.
Chi lo costringe a scegliere tra il silenzio e il carcere sarà obbligato a sentire la risacca profonda della sua protesta.
Ha fatto richiesta di poter essere visitato da un medico ma sinora il giudice non ha risposto.
Alcuni amici e compagni hanno pensato di proporre a tutti un’azione di sostegno alla sua lotta di libertà.
Diamo voce a Tobia!
Tutti sono invitati a scrivergli, inviando ovunque copia della lettera.
Potete scrivere ad anarres@inventati.org. Tutte le lettere gli saranno inoltrate

Bussoleno ore 18,30. Il vento della Val Susa ghiaccia tutti ma non raffredda la voglia di lottare. Dopo una breve assemblea per fare il punto si decide di fare una capatina in autostrada: si torna allo svincolo di Vernetto, sgomberato con la violenza mercoledì scorso e chiuso dalla polizia senza alcun motivo apparente. O, forse, un motivo c’è: punire, chiudendo l’uscita autostradale – in questo tratto gratuita – la gente di Bussoleno e di Chianocco. Qui i No Tav sono tanti, quelli in prima fila nella lotta come quelli che hanno aperto le porte delle case e dei cortili a chi fuggiva dalle cariche.
Si blocca l’autostrada per un’oretta. Poi si va. Ma domani è un altro giorno di lotta.

Martedì 6 marzo appuntamento alle 18 in piazza del mercato a Bussoleno

Posted in autogestione, Inform/Azioni, no tav.

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  1. Tobia al decimo giorno di sciopero della fame | Radio Blackout 105.250 FM linked to this post on 12 Marzo 2012

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