In Spagna l’N14 è stato un giorno di lotta importante.
Di seguito l’articolo con il link all’intervista realizzata da Radio Blackout
Lo sciopero europeo contro le politiche di austerità dell’UE ha bloccato le attività produttive e i servizi di un paese, dove sono più di sei milioni i disoccupati, e dove, specie nelle periferie, la crisi lascia il segno.
Numerosissimi i blocchi e i picchetti attuati di fronte ai supermercati, oltre all’occupazione dei depositi di tram e autobus.
Imponenti e conflittuali i cortei che hanno attraversato le principali città spagnole. Dura la repressione poliziesca: numerosissimi i fermati e gli arrestati. Segno che, anche in Spagna, la politica del manganello è la sola risposta alle questioni sociali.
In Spagna il sindacalismo libertario e di base ha un radicamento molto forte e sa esprimere le istanze sempre più radicali di lavoratori, disoccupati e precari stanchi di pagare la crisi dei padroni.
Una curiosità: la decisione dei tassisti anarchici di fare corse gratuite per i manifestanti che dovevano raggiungere i vari cortei.
Ascolta sul sito di radio Blackout l’intervista a Claudio Venza docente di Storia della Spagna contemporanea all’università di Trieste.
Sul sito della CNT potete trovare alcune info sullo sciopero