Muos. Questo acronimo Mobile User Objective System descrive un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi. A Niscemi, dove già le radiazioni elettromagnetiche delle installazioni militari statunitensi nel parco della sughereta superano i limiti oltre i quali la salute è a rischio, la popolazione si oppone con fermezza all’installazione del un nuovo potentissimo radar. Nel paese i tumori all’apparato genitale sono in aumento.
La lotta della popolazione di Niscemi, dei comitati popolari contro il Muos che sono sorti in tante parti della Sicilia è divenuta nel tempo sempre più radicata e radicale, rinforzandosi e respingendo al mittente i tentativi dei fascisti di legittimare la propria presenza nella lotta.
La lotta dei No Muos è passata dalla testimonianza all’azione diretta. Per oltre due mesi, oltre al presidio permanente sono state attuate azioni di blocco in tutti gli accessi alla base militare statunitense, dove dovrebbe essere installato il super-radar.
La risposta del governo è arrivata nella notte tra il 10 e l’11 gennaio, quando con ingente spiegamento di forze hanno brutalmente spezzato i blocchi e fatto entrare con la forza la gru necessaria al proseguimento dei lavori.
Leggi qui il resoconto ragionato della Federazione Anarchica Siciliana.
Ascolta la cronaca della nottata di lotta da Pippo Gurrieri
Di seguito il comunicato emesso dai compagni e dalle compagne della FAI, riuniti a Milano lo scorso 13 gennaio.
Il Convegno Nazionale della Federazione Anarchica Italiana, riunito a Milano nei giorni 12-13 gennaio 2013, esprime la propria solidarietà alla popolazione di Niscemi in lotta contro la realizzazione del sistema radar satellitare U.S.A. “MUOS”. L’azione repressiva delle forze dell’ordine, avvenuta nella notte tra il 10 e l’11 gennaio, per forzare i blocchi stradali e consentire il passaggio delle attrezzature militari era stata significativamente preannunciata dalle intimidazioni del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri.
Tutto questo dimostra, ancora una volta, la complicità dello stato italiano con le politiche egemoniche e imperialiste degli Stati Uniti d’America.
La mobilitazione popolare contro il “MUOS” trova le sue ragioni nell’antimilitarismo e nell’opposizione alle servitù militari che fanno della Sicilia un’enorme “portaerei” funzionale alle guerre ipertecnologiche del presente e del futuro. E trova altrettante ragioni nella difesa del territorio e dell’ambiente dalla devastazione; nella tutela della salute dei cittadini dall’inquinamento elettromagnetico; nelle aspettative di una comunità il cui sviluppo non può essere sovradeterminato dalle esigenze criminali della guerra.
Il contributo degli Anarchici alle lotte antimilitariste in Sicilia viene da lontano e conferma il radicamento della presenza libertaria nell’isola al fianco degli oppressi e delle comunità locali. Anche nella lotta “No MUOS” il valore dell’autorganizzazione e del rifiuto della delega rimane la proposta qualificante dell’azione diretta degli anarchici, ben lontana dai compromessi e dalle complicità tipiche delle classi dirigenti.
Il Convegno Nazionale della F.A.I. Sostiene la manifestazione nazionale del 30 marzo 2013 indetta dal coordinamento regionale dei comitati di base “NO MUOS”.