Il grande rito elettorale è ormai in corso. Sui media impazzano le previsioni, si fanno i possibili scenari, si calcolano le alleanze possibili.
Nella concretezza della vita quotidiana la democrazia reale si mostra sempre più per quello che è: un sistema di ricambio tra elite che hanno perso in buona parte il controllo dei propri sudditi e non hanno altro modo per mantenerne il simulacro che l’adozione di politiche rigidamente disciplinari per imporre scelte fatte nei non luoghi della governance mondiale, tra banca mondiale, fondo monetario internazionale, banca europea.
Persino la tensione moralizzatrice si scontra con un sistema di corruttela che, al di là del malaffare diffuso nel ceto politico, investe nel profondo l’intera società.
Oggi più che mai non vi sono margini di correzione dall’interno del sistema. La pratica dell’esodo conflittuale, che mette in campo la sottrazione all’istituito e la lotta contro di esso offre una prospettiva che può coniugare la spinta alla distruzione dell’esistente con la necessità di esperire nell’oggi relazioni egualitarie e libere.
Anarres ne ha discusso con Salvo Vaccaro. Ascolta la registrazione della chiacchierata