Sabato 23 marzo si svolgerà una marcia popolare No Tav tra Susa e Bussoleno, nella zona dove intendono aprire i cantieri per la realizzazione del tunnel di base di 57 kilometri tra Susa e San Jean di Maurienne.
Anche questa volta ci sarà uno spezzone rosso e nero aperto dallo striscione “Azione diretta autogestione.”
In questi anni gli anarchici sono stati in prima fila nella resistenza all’imposizione violenta di un’opera inutile e dannosa, ritrovando, tra un presidio e una barricata, tra un pranzo condiviso e una notte di lotta alle reti, tra un’assemblea popolare e una giornata di lavoro sui sentieri, le pratiche di azione diretta, condivisione delle decisioni, solidarietà che segnano ogni esperienza autenticamente libertaria.
Nei momenti più alti tanti di noi hanno potuto assaporare il gusto di un’insurrezione popolare consapevole della propria urgenza etica e politica.
Negli ultimi due anni l’attacco contro il movimento No Tav dei governi, dei media e della magistratura è diventato sempre più duro.
Hanno provato a spaventarci, hanno provato a dividerci, hanno tentato con le lusinghe della politica istituzionale. Non ci sono mai riusciti, perché tra le montagne di questo scampolo di nord ovest c’è la consapevolezza che fermarli è possibile, ma dipende solo da noi, dalla capacità di ogni uomo e di ogni donna di mettersi in mezzo, giorno dopo giorno, senza mollare.
Nelle istituzioni gli amici di ieri sono diventati i nemici di oggi. Chiunque creda di poter mettere le briglie ai No Tav non conosce questo movimento.
Chi arrogantemente dichiara “senza di me in Italia ci sarebbe una rivolta popolare” sappia che la voglia di libertà, la dignità del nostro presente e del nostro domani i No Tav non le hanno mai delegate a nessun padrino. Sappia che la rivolta del popolo No Tav è stata d’esempio per tanti altri in Italia.
Per questa ragione anche questa volta gli anarchici porteranno le loro bandiere al corteo. La lotta contro il Tav è stata ed è un grande laboratorio in cui la pratica libertaria è scaturita dalla lotta contro la follia di chi devasta, sfrutta, picchia, arresta, lucra sulle vite di tutti.
Era una storia di treni. È diventata una storia di gente che ha alzato la testa. Gente che della memoria della lotta partigiana ha fatto un presente di resistenza.
Il corteo sarà aperto dallo spezzone delle famiglie No Tav con in testa i bambini e partirà da Susa alle 14.
Noi saremo in piazza sin dalle 11 con banchetto libri, info, bandiere.
Lungo il corteo ci saranno punti ristoro autogestiti.
Ci saranno anche dei No Tav che raccoglieranno fondi per le famiglie dei tre ragazzi di Novalesa straziati da un residuato bellico mentre coltivavano le patate. Il papà del più grave di loro, Stefano, è un No Tav sempre in prima fila nella lotta.
Noi avremo una cassetta per raccogliere fondi per i numerosi processi che ci vedono coinvolti (no tav, antirazzisti, antimilitaristi, antifascisti)
Indicazioni tecniche.
Sia Susa che Bussoleno possono essere raggiunte in treno. La partenza da Susa è in piazza D’Armi, alle spalle della Stazione Ferroviaria. L’arrivo a Bussoleno è in piazza del mercato, a poche centinaia di metri dalla stazione.
Si può quindi tornare al punto di partenza con cinque minuti di treno (linea Torino/Lyon).
Chi arriva in auto, prende a Torino la A32 ed esce a Susa, proseguendo sulla statale 25 sino in centro paese, dove ci sono ampi parcheggi gratuiti.
Chi arrivasse la sera prima o intendesse fermarsi quella dopo ci contatti. C’è la possibilità di pernottare sia a Torino (letto con sacco a pelo) che in valle.
In valle c’è la palestra di Villarfocchiardo (solo sacco a pelo – scomoda per chi viene in treno).
Federazione Anarchica – Torino