La politica istituzionale e le convulsioni che la attraversano dopo le elezioni mostrano in modo sempre più chiaro la trama dei giochi di potere che la attraversano.
L’incontro di ieri tra Berlusconi e Bersani è solo una tappa della lunga trattativa per le definizione di un nuovo equilibrio.
Il primo gradino è la partita per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, un ruolo che Napolitano ha interpretato andando ben oltre la mera funzione di garanzia affidata dalla carta costituzionale al capo di Stato.
Mentre il giaguaro e lo smacchiatore si incontravano, la compagine grillina occupava per qualche ora il parlamento esigendo la costituzione delle commissioni, senza una maggioranza di governo che consentisse la ripartizione “classica” dei ruoli.
In questo contesto il governo Monti continua il proprio lavoro, ben al di là della mera gestione degli affari ordinari. Con buona pace di chi crede sia possibile aprire una scatola di tonno dall’interno.
Ascolta l’intervista a Massimo Varengo realizzata dall’informazione di Blackout