Non mollano i lavoratori del San Raffaele in lotta da una settimana contro i licenziamenti imposti dall’azienza con la complicità di CGIL, CISL e UIL per far fronte al buco di un miliardo e mezzo verso le banche.
Al San Raffaele le leggi sulla rappresentanza sindacale non garantiscono le libertà sindacali alle formazioni di base – USI e USB – che pure sono maggioritarie tra i lavoratori. Oltre alle lettere di licenziamento in questi giorni stanno arrivando provvedimenti disciplinari verso i lavoratori che la scorsa settimana hanno fatto assemblee non autorizzate.
Lunedì c’è stato un nuovo blocco dell’accettazione. Questa volta la polizia, anziché piazzarsi all’ingresso si è schierata direttamente davanti agli sportelli, rendendo così impossibile l’accesso dei pazienti all’accettazione. Dopo un po’ la polizia ha abbandonato la sala e, come nelle altre occasioni, i lavoratori in lotta hanno aiutato le persone in attesa a raggiungere la sale per le visite o gli esami senza pagare il ticket.
Ascolta dall’info di radio blackout la cronaca di Giulio dell’USI sanità del San Raffaele