Il presidiente dell’Unione Industriali di Torino, Mattioli, ha lanciato il suo affondo sul lavoro. L’occasione era l’assemblea dell’associazione, cui hanno partecipato, oltre ai soci, il ministro Zanonato, alcuni amministratori locali, il presidente di Confindustria Squinzi, e l’ammnistratore delegato della Fiat Marchionne.
La proposta di Licia Mattioli è molto chiara: stabilire un salario minimo comune per tutte le categorie ed eliminare del tutto i contratti nazionali, rimandando alla contrattaziuone di secondo livello la definizione delle retribuzioni effettive.
Il principio è chiaro: abolizione di ogni residua tutela collettiva, ufficializzazione di una realtà ormai diffusa di regolazione individuale delle retribuzioni. Affermazione del principio che gli interessi dell’azienda coincidono con quelli dei lavoratori, chiamati a sostenerla in caso di difficoltà.
Niente di davvero nuovo, ma resta il fatto che la sanzione ufficiale di questo modello di relazioni tra imprenditori e lavoratori, sarebbe la presa d’atto anche formale che i rapporti di forza oggi sono nettamente sbilanciati dalla parte dei padroni.
A pochi giorni dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Fiat nel contezioso con la Fiom sul contratto dei metalmeccanici, l’info di blackout ha realizzato un’intervista con Cosimo della Cub.
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Unione Industriali: affondo sul lavoro
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– 11 Luglio 2013