Il 15 ottobre si è svolto ad Ancona il vertice bilaterale Italia-Serbia. Nella sede della Regione Marche si sono incontrati i primo ministro Enrico Letta e Ivica Dacic, accompagnati da una nutrita delegazione di ministri dei due governi. Per il governo italiano c’erano anche il viceprimo ministro e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, i ministri Emma Bonino, Mario Mauro, Annamaria Cancellieri, Maurizio Lupi e Maria Chiara Carrozza.
L’Italia è il principale sostenitore dell’ingresso della Serbia nell’Unione Europea. Durante i colloqui, il governo italiano ha confermato il proprio sostegno a Belgrado per l’adesione del paese balcanico all’Ue.
Il giorno precedente, sempre ad Ancona c’era stato un incontro per gettare le basi della macroregione Adriatico-Ionica, che avrebbe nelle Marche il proprio centro e della quale farà parte anche la Serbia, oltre agli altri paesi della ex Jugoslavia e la Grecia.
Imponente il dispositivo di sicurezza messo in piedi per il vertice. Militari della Folgore e del battaglione San Marco hanno blindato il porto, nonostante da alcuni anni l’intera area sia inaccessibile agli anconetani, per le reti erette per rendere più difficile l’approdo ai profughi che si infilano sotto i tir in partenza dal porto greco di Patrasso.
L’opposizione sociale anconetana ha deciso di dare il benvenuto a Letta con una manifestazione, che la polizia ha vietato.
Aperto dallo striscione “Licenziamenti, sfratti, precarietà basta austerità”, il corteo è partito dal quartiere Archi tentando di raggiungere la sede della Regione, dove si svolgeva il vertice, ma è stato bloccato dalla polizia in piazzale Italia.
Ad un primo tentativo di forzare lo sbarramento di polizia l’antisommossa ha caricato i circa 300 manifestanti. Una seconda carica, più violenta, è scattata quando il corteo ha provato a passare in un altro punto. Qui però i manifestanti sono riusciti a passare con un corteo che ha attraversato le vie cittadine.
Tre i feriti: due manifestanti colpiti da manganellate ed un terzo contuso ad una gamba, dopo aver schivato al volo la carica di una camionetta della polizia.
Una buona inaugurazione degli accordi bilaterali tra Italia e Serbia, che hanno, tra gli altri, l’obbiettivo di rafforzare la collaborazione militare tra i due paesi.
Ascolta la diretta realizzata dall’info di radio Blackout con un compagno di Ancona, Gianfranco: