I festeggiamenti del 4 novembre, festa delle forze armate che coincide con la “vittoria” nella prima guerra mondiale, è stata segnata da parate militari e retorica patriottica, anche se in alcune località come Messina e Reggio Emilia vi sono state contestazioni e iniziative contro l’aumento delle spese militari.
Caccia, blindati, elicotteri, fregate: la spesa di guerra aumenterà in modo netto rispetto allo scorso anno. Grazie ad un trucco: i costi non ricadono sulla Difesa, ma sullo Sviluppo economico.
I fondi per l’acquisto di armamenti saranno 5,5 miliardi di euro, grazie al contributo del ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione 2.182 milioni per comprare sistemi militari.
Nel paniere soprattutto i caccia europei Eurofighter. Molti sanno che il preventivo per gli F35, prodotti dalla Lockeed Martin in joint venture con Alenia ammonta a 12 miliardi di euro, meno noto il fatto che la spesa prevista per gli Eurofighter è di 21,1 miliardi di euro.
Nel corso del 2013 per comprare gli Eurofighter il ministero Sviluppo Economico spenderà 1182 milioni di euro, mentre quello della Difesa sborsa mezzo miliardo per gli F-35.
Ma è tutto il budget per le forze armate a essere cresciuto nel 2013: 14,4 miliardi di euro contro i 13,6 miliardi del 2012. Il Ministero dello Sviluppo Economico, acquisterà le fregate Fremm (5,6 miliardi per le prime sei); i blindati da combattimento Freccia (1,5 miliardi per 249 veicoli); i jet d’addestramento Aermacchi M-346 (220 milioni per la prima trance); i gadger elettronici per il “Soldato futuro” (800 milioni); gli elicotteri NH-90 di Esercito e Marina (3.895 milioni) e gli Agusta AW-101 dell’Aeronautica (740 milioni).
L’Esercito spende soprattutto per gli elicotteri: i grandi Chinook presi negli Usa costano 974 milioni. Poi ci sono 202 milioni per acquistare 479 camionette Lince con protezione migliorata. La Marina sta completando la nuova flotta di sottomarini: i quattro modernissimi U-212 costeranno 1.885 milioni. Il prezzo finale della portaerei Cavour sarà di 1.390 milioni. Le due ultime fregate Orizzonte consegnate invece verranno 1.500 milioni, con rate fino al 2020.
La spesa militare italiana è aumentata del 25% negli ultimi vent’anni. Soldi sottratti ad ospedali, trasporto locale, scuole, servizi.
Tra i tanti privilegi dei militari c’è la possibilità di andare in pensione a 50 anni con l’85% dell’ultima retribuzione e la possibilità di fare un altro lavoro cumulando le due entrate.
Un ulteriore segnale della progressiva militarizzazione della società, del ruolo sempre più ingombrante delle forze armate, chiamate ad una funzione disciplinare, in cui la distinzione tra guerra interna e guerra esterna diviene sempre più impalpabile.
Ascolta la diretta realizzata dall’info di Blackout con Stefano del Comitato contro Aviano 2000.
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