La Procura di Torino ha ulteriormente innalzato il livello repressivo contro il movimento No Tav con gli arresti per terrorismo dello scorso 9 dicembre.
Il teorema che ha portato in carcere quattro attivist* No Tav per un’azione di sabotaggio del cantiere in Clarea è di una gravità inaudita. Se dovesse passare potrebbe essere applicato a qualunque lotta sociale.
Infatti la finalità di terrorismo di cui all’articolo 280 bis viene desunta dalla definizione che il legislatore ne diede inserendo nel nostro ordinamento il 270 sexties. In base a questo articolo la finalità di terrorismo è insita in ogni condotta di opposizione concreta ad una decisione legittimamente presa dalle istituzioni preposte.
Il 270 sexties venne introdotto nel nostro ordinamento nel 2005 dopo i sanguinosi attentati di Madrid e Londra: oggi viene applicato ad un’azione non violenta di sabotaggio. Domani potrebbe colpire ogni forma poco più che simbolica di lotta.
Per fronteggiare questa nuova offensiva repressiva nell’assemblea dei comitati dell’8 gennaio il movimento No Tav ha convocato una giornata nazionale di lotta contro il Tav e la repressione per il 22 febbraio.
Il convegno nazionale della FAI riunito a Roma il 12 gennaio ribadisce che terrorista è lo Stato che devasta e saccheggia il territorio e reprime chi vi si oppone. Esprime la propria solidarietà ai compagni e alle compagne incarcerat* e a tutt* gli attivisti inquisiti per la lotta No Tav. Invita tutte le realtà federate a partecipare attivamente alla giornata di lotta del 22 febbraio, facendosene promotrici ove fosse necessario.
Chiara, Claudio, Mattia, Nicolò liberi subito!
Terrorista è lo Stato
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– 21 Gennaio 2014