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Ex Moi. Salvini da spettacolo ma non si avvicina

ex moi salviniSabato 20 dicembre. Anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha cercato ed ottenuto il suo quarto d’ora di visibilità venendo a Torino per “ispezionare” le palazzine occupate nel 2013 da centinaia di profughi e rifugiati rimasti in strada, dopo la chiusura della cosiddetta “emergenza nord africa”.
Da settimane fascisti di tutti i colori soffiavano sul fuoco della guerra tra poveri per raccattare consensi a Torino sud. Ogni volta è stato un flop. Agli appelli di Forza Nuova e Fratelli d’Italia hanno risposto poche decine di persone.
Nel mirino i rom di via Artom e i rifugiati dell’ex MOI.
L’inchiesta su mafia capitale ha mostrato a tutti quale grande affare siano le vite di rifugiati e rom. Il colore dei soldi è più forte del colore politico, una coop “rossa” e un esponente dell’eversione fascista e della banda della Magliana si sono uniti per spartirsi la torta. Una torta della quale rifugiati e rom non hanno mangiato nemmeno le briciole.
Con o senza tangenti i rifugiati sono un buon affare. Finché… Finché non decidono di riprendersi le loro vite, occupando le palazzine delle Olimpiadi dello spreco e della speculazione, fatte di sabbia e sputo e rimaste vuote dopo il passaggio del carrozzone degli affari.
Matteo Salvini ha preso le redini della Lega Nord, mirando a diventare il Le Pen italiano, punto di riferimento della destra più estrema e razzista. Alcune centinaia di persone hanno atteso Salvini all’EX Moi per il presidio lanciato dal Comitato di sostegno ai rifugiati e profughi.
Per l’occasione la polizia ha fatto le cose in grande. Ha chiuso via Giordano Bruno poco prima di piazza Galimberti ed ha militarizzato una buona fetta di quartiere.
Salvini, accompagnato da un accorato Cota e da un sempreverde Borghezio, non si è mosso da piazza Galimberti. Ha annunciato che la Lega si prepara alla scalata della Regione, sorvolando con indifferenza sulle firme false e le ruberie generalizzate che hanno affondato la precedente giunta regionale. Il tutto condito con la consueta salsa razzista.
A fine mattinata duecento profughi e solidali si sono mossi verso lo sbarramento di polizia, dove hanno sostato a lungo, con slogan e interventi.
Salvini, finito lo show mediatico, se ne è andato senza tentare di avvicinarsi alle palazzine.
I media hanno offerto ampia copertura al segretario leghista, che ha portato a casa il risultato che voleva. Più forte la soddisfazione di antifascisti e antirazzisti per aver tenuto lontano il manipolo leghista.

Posted in immigrazione, Inform/Azioni, razzismo, torino.

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