Questa notte sono apparsi striscioni in sostegno allo sciopero generale del 26 ottobre.
All’ingresso dell’INPS, in corso Giulio Cesare, è stato appeso lo striscione “Né con Fornero né con Salvini! 26 ottobre sciopero generale”.
Un segnale forte e chiaro alla Lega che ha promesso di cancellare la legge Fornero, ma in realtà, nella migliore delle ipotesi, chi andrà in pensione prima dei 67 anni o dei 43 anni e 10 mesi di lavoro, avrà una pensione molto bassa, dopo aver lavorato per tutta la vita.
Potremo scegliere tra smettere di lavorare e fare la fame o continuare a lavorare finché non moriamo. Nella sostanza la stessa truffa del governo Gentiloni.
Il “governo del cambiamento” fa in modo che tutto cambi, perché tutto resti come prima.
All’Elpe di via Tollegno, agenzia interinale, una delle centrali del lavoro in affitto, precario e senza tutele, è stato appeso lo striscione “No ai nuovi caporali! 26 ottobre sciopero generale!”. I caporali fanno il lavoro sporco, i padroni ringraziano.
Il lavoro, quando c’è, è sempre più pericoloso, precario, malpagato.
Il “governo del cambiamento” promette lavoro e reddito ma offre precarietà, elemosina e ricatti.
Il numero dei poveri aumenta. Per tenerli buoni il governo Gentiloni ha inventato il reddito di inclusione, il governo Salvini – Di Maio il reddito di cittadinanza. Quattro soldi chi li “merita”, accettando di lavorare gratis, di prendere qualsiasi lavoro anche a 100 chilometri da casa, di spenderli con una tessera a punti dove e come decide il governo.
Il “governo del cambiamento” fa in modo che tutto cambi, perché tutto resti come prima.
All’Unione Industriali è stato appeso lo striscione “Padroni… la pacchia è finita! 26 ottobre sciopero generale!”.
Chi si fa ricco con il lavoro altrui non guarda in faccia nessuno. I padroni conducono una guerra di classe senza esclusione di colpi.
Per anni i governi ci hanno raccontato la favola che sfruttati e sfruttatori sono sulla stessa barca e hanno elargito continui regali ai padroni. La lista dei morti sul lavoro si allunga, i salari sono sempre più bassi, licenziare è più facile.
Il governo Salvini Di Maio ha deciso che le fabbriche nocive come l’Ilva continueranno ad ammazzare, i palazzinari a versare cemento, la lobby dei costruttori a fare affari con le grandi opere inutili.
Il “governo del cambiamento” fa in modo che tutto cambi, perché tutto resti come prima.
Alla sede della CGIL in via Pedrotti è stato appeso lo striscione “Contro i burocrati, per l’autorganizzazione dei lavoratori. 26 ottobre sciopero generale!”.
Cigl, Cisl e Uil, veri sindacati di Stato, firmano contratti indecenti, frenano le lotte, pur di mantenere i propri burocrati e i propri privilegi. Nel 2014 hanno ispirato e sottoscritto un accordo sulla rappresentanza, che ne priva tutti quelli che non accettano di firmare riduzioni di diritti e salari.
Oggi sono a caccia di nuovi interlocutori nei palazzi del potere.
Il “governo del cambiamento” fa in modo che tutto cambi, perché tutto resti come prima.
Alla Microtecnica di piazza Graf è stato appeso lo striscione “Chiudere le fabbriche di morte. 26 ottobre sciopero generale!”. Non conosce crisi il business delle armi, prodotte e vendute da aziende italiane per le guerre di ogni dove.
Il governo aumenta le spese militari, finanzia le missioni militari all’estero, stanzia denaro per moltiplicare poliziotti e soldati nelle nostre periferie, nei CPR e alle frontiere.
Il “governo del cambiamento” fa in modo che tutto cambi, perché tutto resti come prima.
I padroni vogliono la fine delle lotta di classe, la resa senza condizioni dei lavoratori.
Un mondo senza padroni, senza eserciti, senza governi è possibile. Dipende da noi renderlo vero, dipende da noi fare nuovamente paura ai padroni. Non bisogna aspettarsi nulla dai governi, solo autorganizzandoci e lottando potremo vivere meglio.
Cambiare la rotta è possibile. Con l’azione diretta, costruendo spazi politici non statali, moltiplicando le esperienze di autogestione, costruendo reti sociali che sappiano inceppare la macchina e rendano più efficaci gli scioperi e le lotte territoriali.
Un mondo senza sfruttati né sfruttatori, senza servi né padroni, un mondo di liberi ed eguali è possibile.
Tocca a noi costruirlo.
Venerdì 26 ottobre sciopero generale!
Corteo a Torino da piazza Carlo Felice alle ore 9,30
Federazione Anarchica Torinese
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