Teatro Espace
Via Mantova 38
Circa 600 imputati, più di un migliaio di indagati, decine di persone sottoposte a varie restrizioni (arresti domiciliari, obbligo o divieto di dimora, foglio di via), risarcimenti penali di centinaia di migliaia di euro, un processo contro 53 NO TAV condotto in un’aula bunker. In questi numeri si può leggere l’accanimento repressivo contro il movimento, cui si è aggiunto un nuovo capitolo: dopo mesi di criminalizzazione mediatica, arriviamo al 9 dicembre, quando quattro NO TAV, Chiara, Mattia, Claudio e Niccolò, vengono arrestati su mandato della Procura di Torino, con l’accusa di “attentato con finalità di terrorismo” per aver partecipato ad una manifestazione contro il cantiere avvenuta nella notte fra il 13 e il 14 maggio. Per noi si tratta della giusta resistenza Un’azione che, come già accaduto nelle pratiche del nostro movimento, aveva danneggiato alcune attrezzature del cantiere, senza fare male a nessuno.
Sabotaggio, non terrorismo.
Ma l’inchiesta della Procura torinese va ben oltre: vengono utilizzati per la prima volta in Italia articoli di legge che definiscono “terrorista” qualsiasi forma di resistenza a quanto deciso dai poteri economici e politici. Ogni imposizione dello Stato concede tutt’al più la lamentela, ma non l’opposizione attiva. Si sperimentano nuovi modelli repressivi che potranno essere applicati in futuro ad ogni forma di dissenso.
Ne va della libertà di tutti.
A dimostrazione del fatto che la criminalizzazione non ferma le lotte costruiamo la giornata di lotta del 22 febbraio lanciata dai NO TAV di tutta Italia
– contro l’accusa di terrorismo e la criminalizzazione di chi lotta e difende la propria libertÃ
– in solidarietà con tutti gli imputati e indagati
– per rilanciare le lotte contro la devastazione del territorio
– casa e reddito per tutti.
– autogestione e azione diretta.
Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò
Interverranno Alberto Perino e Avv. Claudio Novaro
…e tutti quelli che si battono contro lo spreco delle risorse pubbliche, contro la devastazione del territorio, per la difesa dei lavoratori e per la possibilità a tutti di avere una casa e un reddito per vivere.
No Tav di Torino