Dopo un’estate intensissima, tra presidi e blocchi degli espropri, il movimento contro la linea ad alta velocità tra Genova è Tortona sta vivendo momenti cruciali. Pur non essendo riuscito a contrastare le prime trivellazioni e l’avvio dei lavori a Trasta, nei pressi di Genova, il movimento è cresciuto con nuovi comitati ed un allargamento del fronte No Tav alle zone dell’alessandrino dove sono previste le cave per lo smaltimento dello smarino prodotto dagli scavi per il Tav. Nella sola Alessandria saranno ben quattro.
Mercoledì 3 ottobre una fiaccolata di oltre duecento persone ha circondato il quartiere a Trasta: significativa la partecipazione dei bambini dei genitori e degli insegnanti della scuola elementare, prima destinata alla chiusura, oggi al soffocamento in mezzo all’area dei lavori.
Nei paesi, con la complicità di quasi tutti i sindaci, il Cociv tra tentando di comperare l’assenso della gente più colpita dal Tav, ma sinora i risultati sono stati del tutto deludenti.
Sabato 6 ottobre il movimento popolare farà una marcia che ripercorrerà quella del 2006 tra Serravalle ed Arquata. L’appuntamento è per le 14 inpiazza Coppi a Serravalle.
Ascolta l’intervista rilasciata a radio Blackout da Salvatore Corvaio del comitato di Alessandria.