Lunedì 4 marzo
ore 11 maxiaula 3 del tribunale
corso Vittorio Emanuele 130 – Torino
A Venaria il Tav correrà in mezzo alle case, fuori o in galleria, saranno dieci anni di cantieri, polvere, disagi. La nuova linea non serve, perché l’attuale linea funziona benissimo ed è utilizzata molto al di sotto delle sue possibilità. Questo treno costa una montagna di soldi pubblici, che ingrasseranno le lobby del cemento con “amicizie” a destra come a sinistra. Tagliano le scuole, gli ospedali, le pensioni, i trasporti locali e spendono per grandi opere inutili e armi.
Noi siamo quelli che non ci stanno.
Era il 26 gennaio 2010. Anche a Venaria, in via Amati, arrivò una trivella per i sondaggi per il Tav.
Noi ci mettemmo di mezzo, rallentammo l’inizio dei lavori fermando un camion con le luci, facemmo tre giorni di presidio permanente, con assemblee, incontri, cene collettive.
Allora tanta gente che abita nella zona di via Amati, partecipò al presidio, alle assemblee, alla lotta.
Tanti non potevano fermarsi ma ci portarono caffè caldo e una brioche, segni tangibili di una solidarietà vera.
Il 4 marzo di quest’anno 28 No Tav sarenno processati per quelle giornate di lotta. L’accusa? violenza privata per il blocco al camion delle luci.
La solidarietà è ancora una volta importante. Importante essere in aula per dare supporto ai No Tav, importante perché la lotta No Tav non si arresta. Fermarli è possibile, fermarli dipende da ciascuno di noi.
No Tav – Autogestione!
notavautogestione@yahoo.it