Venerdì 18 settembre corteo “Erdogan terrorista!”.
Ore 17,30 da piazza Castello.
Nella settimana che vedrà la Turchia ospite ad Expo (con la probabile presenza di Erdogan), nella settimana di lotta internazionale a Suruc per chiedere l’apertura di un corridoio umanitario per la ricostruzione di Kobane, anche a Torino si scende in piazza per difendere l’esperienza di autogoverno in Rojava, in solidarietà a chi resiste all’attacco scagliato dal governo turco contro le esperienze di autorganizzazione popolare in Kurdistan.
Contro le frontiere che uccidono, per una libertà senza confini.
La foto in alto è di Ekin Wan, guerrigliera curda, torturata, uccisa ed esposta nuda in strada a Varto, nella provincia di Muş.
Ekin Wan è la nostra resistenza nuda
“Non siamo spaventate: Perché sappiamo che questo Stato è assassino, lo sappiamo dai villaggi che ha evacuato e dalle donne imprigionate che ha ucciso. Perché sappiamo che questo Stato è stupratore, lo sappiamo dai seni torturati delle donne, dai tentativi di fiaccare attraverso lo stupro la loro volontà, dalle donne imprigionate e torturate in carcere. Lo sappiamo dalle vostre sporche guerre ingiuste, che non del nostro corpo ci fanno vergognare ma semmai della nostra umanità. Lo sappiamo da Shengal, da Kobanê.
E’ chiaro che questa vostra misoginia nasce dalla paura che avete delle donne che lottano sulle barricate, nelle prigioni e sui monti. Noi non abbiamo paura di voi e non ci vergogniamo del nostro corpo “.
(comunicato dell’YDK)