Sabato 12 ore 18
presidio/saluto in corso Brunelleschi.
Catalin, il ragazzo portato al CIE e poi espulso in Romania dopo lo sgombero di via Asti dello scorso 12 novembre, giovedì è stato ammanettato e portato via dalla polizia durante lo sgombero della casa occupata di via Borgoticino.
Ha la testa dura Catalin. Non si è rassegnato agli sgomberi e alla deportazione. Ha deciso di tornare e raggiungere parenti e amici che il 20 novembre avevano occupato un’altra casa. Una casa che si chiamava come lui e Romeo, l’altro ragazzo espulso per aver occupato in via Asti.
La Questura e l’amministrazione comunale giocano la carta della paura, per costringere le persone a diventare invisibili, a nascondersi nei fabbriconi gelati e fatiscenti, in baracche invisibili ai margini del nulla urbano. Non sempre ci riesce. C’è sempre qualcuno come Catalin che si gioca la libertà per avere un tetto. C’è sempre qualcuno che alza la testa e occupa una casa.
Libertà per Catalin e per tutti i reclusi al CIE!