ore 21 film
“Per il re e per la patria” di Joseph Losey
ore 10,30
Assemblea
interventi su fabbriche d’armi, No F35, No Muos, No Basi, contro le frontiere, militarizzazione e lotte sociali…
alla FAI in corso Palermo 46
Per il re e per la patria (King and Country) è un film del 1964, tratto dalla pièce teatrale Hamp di John Wilson, diretto dal regista statunitense di film e lavori teatrali Joseph Losey, autoesiliatosi in Inghilterra per sfuggire al maccartismo.
Fu presentato in concorso alla 29ª Mostra del cinema di Venezia, dove Tom Courtenay vinse la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.
«Volevo che tutto il film desse una rappresentazione della realtà più ampia della vita, ma capace tuttavia di offrire un’immagine sincera, insopportabile, inevitabile, della stupidità e dell’orrore, di ciò che gli uomini possono fare gli uni agli altri. (Joseph Losey)»
Nel 1917 sul fronte occidentale della Prima guerra mondiale a Passchendaele, dove sta per svolgersi una decisiva e imponente offensiva degli inglesi contro le trincee tedesche, il soldato inglese Hamp, che da tre anni è in prima linea, viene colpito da choc per la vicina esplosione di una bomba. Unico sopravvissuto, disorientato ed inorridito per la strage dei compagni che lo circonda, decide di tornare a casa dove scoprirà il tradimento della moglie. Mentre sta tornando in prima linea viene arrestato per diserzione e condotto davanti alla corte marziale.
Le gerarchie militari hanno già deciso che il disertore debba essere fucilato nel giro di ventiquattro ore per dare un esempio alla truppa prima dell’attacco ma per obbedire alle forme legali incaricano della difesa dell’accusato il capitano Hargreaves che cerca di sottrarsi all’inutile e spiacevole compito convinto com’è che debba assistere un vigliacco anzi, come gli appare dai primi incontri, uno stupido fortemente persuaso che tutto si risolverà con una punizione disciplinare.
Il capitano capisce da un lungo colloquio che Hamp in buona fede non si sente colpevole e che non è uno stupido simulatore che cerca di mascherare la sua viltà ma un ingenuo, incapace di mentire, convinto candidamente che il suo comportamento sia stato travisato.
Il soldato Hamp sarà fucilato dai suoi stessi camerati, che fra poco moriranno anche loro nella strage della battaglia di Passchendaele, e toccherà al suo difensore, il capitano Hargreaves, che ha tentato inutilmente di salvargli la vita, dargli il colpo di grazia.
Il film di Losey «è considerato, con Orizzonti di gloria (1957), il capolavoro del cinema antimilitarista del dopoguerra. Dramma-dibattito, è un film che oscilla tra l’opera a tesi alla Brecht e la ricerca visiva di Losey.»
Non ci sono scene di guerra come nei classici film del genere ma la guerra è comunque vissuta realmente nella follia e nel cinismo delle gerarchie militari che in nome del meccanismo del Potere non esitano a condannare un uomo alla morte affinché periscano altre migliaia di uomini.