Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere
Due giorni di informazione e lotta contro il militarismo
Sabato 1° giugno
ore 10,30
Punto info contro le frontiere al Balon
Domenica 2 giugno
La Repubblica festeggia se stessa con parate e cerimonie militari. A Torino occuperanno piazza Castello.
Come ogni anno ci saranno anche i senzapatria, antimilitaristi che lottano contro eserciti, bandiere, frontiere.
Appuntamento alle 16,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi
L’Italia è in guerra. Truppe italiane sono in Afganistan, in Iraq, in Val Susa, nel Mediterraneo e nelle strade delle nostre periferie, dove i nemici sono i poveri, gli immigrati, i senza casa, chi si oppone ad un ordine sociale feroce.
L’Italia è in guerra. A pochi passi dalle nostre case si producono e si testano le armi impiegate nelle guerre di ogni dove. Le usano le truppe italiane nelle missioni di “pace” all’estero, le vendono le industrie italiane ai paesi in guerra. Queste armi hanno ucciso milioni di persone, distrutto città e villaggi, avvelenato irrimediabilmente interi territori.
L’Italia è in guerra. In tutto il paese ci sono aeroporti militari, poligoni, centri di controllo satellitare, postazioni di lancio dei droni. Le prove generali dei conflitti di questi anni sono fatte nelle basi che occupano ovunque il territorio.
L’Italia è in guerra. Il ministro dell’Interno sta preparando un nuovo pacchetto “sicurezza”. Nel mirino chi presta soccorso ai naufraghi, impedendo che siano ricacciati nei lager libici, dove stupri, torture, fame, ricatti e omicidi sono terribilmente normali. I lager sono in Libia, i responsabili sono al governo in Italia e in Europa.
La rivolta morale non basta a fermare la guerra, se non sa farsi resistenza concreta.
Per fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.
Contro tutti gli eserciti, contro tutte le guerre!