Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.
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Dirette, approfondimenti, appuntamenti
In questa puntata:
1969 – 2019. Sono trascorsi 50 anni dalla stagione di lotte che passerà alla storia come “autunno caldo”. Durerà una manciata di anni, che hanno segnato la storia della lotta di classe nel nostro paese.
Oggi la lunga onda della reazione ha modificato realmente il panorama.
Cosa ci resta di quell’esperienza in tempi tanto mutati?
Quali le faglie critiche che quei tempi ci consegnano?
Cosa resta di utile nella cassetta degli attrezzi?
Ne abbiamo parlato con Massimo Varengo, che quella stagione l’ha vissuta, autore di “Intorno al ‘68. Utopie e autoritarismi nel decennio 1968-1977”
Da Kinshasa a Bombay, dal Cairo a Città del Messico le megalopoli del sud del mondo sono cresciute moltiplicando le baraccopoli, che ospitano una popolazione di persone, che, nella logica del profitto capitalista, sono solo vuoti a perdere. Gli incubi sociali dell’Inghilterra vittoriana descritti da Charles Dickens, si ripresentano, moltiplicati all’infinito in Africa, in Asia, in Sud America e non solo, perché i ghetti urbani assediano silenti e occasionalmente rabbiosi, le periferie di tanta parte dell’Europa e degli Stati Uniti. Qui da noi è roba nuova. Ad altre latitudini tutto comincia con i piani di aggiustamento strutturale imposti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale ad ogni latitudine. Un massacro sociale, che ci riporta agli albori del capitalismo, anche se in versione turbo.
Ne parliamo con Francesco, per capire meglio le dinamiche economiche che hanno segnato il pianeta negli ultimi 30 anni.
Tutti amano la polizia?
Controllo, periferie, gentrification
Mercato Centrale. Il cibo e i poveri a Porta Palazzo
Salta il tornello. Per trasporti pubblici gratuiti
Appuntamenti:
Mercoledì 17 aprile
L’assemblea antimilitarista presenta:
Full metal jacket di Stanley Kubrick
L’addestramento feroce ed umiliante dei Marine statunitensi li trasforma in strumenti perfetti per gli orrori della guerra in Vietnam. La fotografia di un mondo dove la violenza di stato si incide a ferro e fuoco sui corpi e le coscienze dei soldati destinati a bruciare villaggi, torturare e stuprare.
ore 21 corso Palermo 46
Giovedì 25 aprile
ore 15
ricordo, fiori, bicchierata, info antifascista e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni
in corso Giulio Cesare angolo corso Novara
Sabato 27 aprile
Salta il Tornello! Giornata di informazione e lotta per trasporti gratuiti per tutti
Ore 11 al Balon, poi in piazza della Repubblica
Appendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro sale, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.
I nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.
È la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.
Bus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.
Riprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.
Con la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.
1 maggio. Spezzone anarchico al corteo
Ore 9 piazza Vittorio Veneto
Ore 13 pranzo per la liberazione dai padroni – benefit lotte sociali – alla FAT, in corso Palermo 46
Le riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46