Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.
Ascolta il podcast:
Dirette, approfondimenti, appuntamenti:
Il pacchetto sicurezza bis, approvato l’11 giugno, stabilisce che chi presta soccorso ai naufraghi rischia multe da 10 a 50.000 euro se rifiuta riportare uomini, donne e bambini nell’inferno dei lager libici. Chi lo fa e continua a farlo subirà il sequestro della nave. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.
Per infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021.
La competenza per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina passa dalla procura locale a quella distrettuale, la prescrizione viene allungato, le intercettazioni diventano più facili.
Il pacchetto sicurezza bis è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, al punto che la mera partecipazione ad una manifestazione costituisce un’aggravante per una lunga serie di reati.
Le nuove norme trasformano in comportamento criminale accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio, sanzionato con pene da uno a quattro anni di carcere. L’adozione di strumenti di protezione dalla violenza della polizia può costare sino quattro anni.
Le pene per chi si copre il volto durante una manifestazione sono state quasi raddoppiate: reclusione da 2 a 3 anni a multa di 3000 euro.
Reati come resistenza, violenza a pubblico ufficiale o a corpo politico se commessi durante una manifestazione costituiscono un’aggravante. La pena per violenza privata raddoppia se si partecipa ad una lotta in piazza. Se il reato di danneggiamento avviene in un corteo costa sino a 5 anni di reclusione: due in più della pena prevista per la stessa condotta effettuata in qualsiasi altra circostanza.
Il reato di “devastazione e saccheggio” che è sanzionato con pene dagli 8 ai 15 anni, prevede un aumento della pena sino a 20 anni nel caso in cui il reato sia commesso nel corso di una manifestazione pubblica. La modifica è inserita tra le aggravanti speciali del secondo comma, sullo stesso piano del saccheggio di viveri, che costituisce un pericolo per il sostentamento della popolazione.
Viene costituito un corpo speciale di 800 poliziotti e carabinieri incaricati di dare la caccia a chi ha una condanna in definitiva ma non si è presentato volontariamente in carcere.
Ne abbiamo parlato con Eugenio Losco, avvocato milanese che segue le lotte dei migranti e i movimenti sociali
Robot al posto dei cuochi. Il cibo 4.0 di Deliveroo. Un’inchiesta di Terre Libere
L’eugenetica secondo Matteo, difensore della sacra famiglia
La famiglia, microfficina del potere
Le carceri sono una polveriera. Da Poggioreale ad Agrigento si stanno susseguendo proteste e rivolte.
Ne parliamo con Robertino Barbieri
Sajid Hussain aveva 30 anni ed era originario del Parachinar, in Pakistan. Il 14 giugno è uscito dal CARA di Gradisca e si è annegato nell’Isonzo. Un’altra vittima delle frontiere.
Ne parliamo con Federico dell’Assemblea No frontiere, no Cpr
Appuntamenti:
Venerdì 5 luglio
ore 16
in via Po 16
Punto info sul pacchetto sicurezza bis del governo
Dalla fine di giugno al 13 luglio sarà Free(k) Pride!
Alcuni appuntamenti:
25 giugno ore 18: “Contro la famiglia, microfficina del potere”, assemblea pubblica davanti alla chiesa di via S. Giulia.
29 giugno ore 17: “Against the Borders” iniziativa di solidarietà e comunicazione al Cpr di Torino
2 luglio ore 18: “Contro confini di sesso e genere: distruggere l’oppressione istituzionale di soggettività trans e intersex”, assemblea pubblica in Piazza Castello, sotto la Regione.
6 luglio ore 16: spezzona indecorosa al Pride di Asti. In piazza del Palio
13 luglio: Free(K) Pride! Ore16 appuntamento in Piazza Carlina.
Lunedì 17 luglio
ore 21 alla FAT
in corso Palermo 46
Incontro sul Brasile con Jhonny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil
Ogni giorno in giro per la città…
Salta il Tornello!
Appendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.
I nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.
È la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.
Bus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.
Riprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.
Con la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.
Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
Riunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46
FB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/
Le riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46