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Salario a fine mese? Che noia!

Dai bamboccioni alla noia del posto fisso. Da Brunetta a Cancellieri, Fornero, Monti. Le esternazioni moraliste di chi ha il futuro, quello proprio e quello dei propri figli, ormai assicurato.
La domanda sorge spontanea: questi ministri predicatori di virtù hanno figli? Magari lontani e precari?
Ovviamente no. Tutti hanno fatto brillanti e fulminee carriere, bruciando le tappe. All’ombra di mamma e papà.
Il nepotismo non è certo un vizio peculiare di questo governo. L’unica differenza è che un tempo venivano inviate “lettere di raccomandazione” firmate dal potente di turno, oggi basta una e-mail.
Quello che invece ci interessa è il meccanismo tritavite che questi buontemponi di ministri stanno perfezionando con il pretesto che c’è la crisi e siamo tutti sulla stessa barca.
I nostri figli incatenati al remo, quelli dei Monti, Fornero, Cancellieri, sul ponte di prima a ballare.
In tempi non remoti era banale guerra di classe: quelli al remo pronti alla rivolta, alla fuga, all’ammutinamento, chi sta nei ponti alti, oggi come ieri li vorrebbe gli schiavi e contenti di remare.

Abbiamo parlato di precarietà e lotta di classe con Simone Bisacca, che vede tutto questo con gli occhi dell’avvocato del lavoro.

Ascolta l’intervista a Simone

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