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Torino. Assolti gli antifascisti

Torino, Primo Maggio 2013 00Si è concluso il processo a quattro antifascisti accusati inizialmente di furto aggravato per aver strappato manifesti inneggianti alla marcia su Roma.

Un processo andato avanti per oltre un anno, nonostante gli stessi testimoni dell’accusa avessero negato il furto.
Il PM, certo di perdere il processo, ha infine deciso di cambiare il capo di accusa in danneggiamento.
Un altro bel coniglio dal cappello del PM Antonio Rinaudo, un prestigiatore di gran fantasia. Gli è andata male con il furto, ci ha provato con il danneggiamento, ma gli è andata male anche così.

Lunedì 28 ottobre – a tre anni esatti dai fatti – gli antifascisti sono stati assolti.

Cos’era successo?
Immaginate che sia una qualsiasi giornata d’autunno. Siete appena usciti da una riunione No Tav e percorrete una via pedonale del centro della città dove abitate. Una macchina entra sgommando nella via: ne escono quattro uomini che affiggono manifesti. Incuriositi da tanta esibita arroganza vi fermate e scoprite che si tratta di manifesti fascisti, manifesti che alludono ad un passato di dittatura, violenza, repressione della possibilità stessa di dire la propria, se non a rischio di confino e prigione.
Quel giorno, ve ne rendete conto solo in quel momento, è il 28 ottobre, anniversario della “marcia su Roma”, con la quale presero il potere i fascisti.
Quei manifesti finiscono a terra, strappati.
Un banale gesto di difesa della memoria dei tanti che morirono, dei tanti che patirono persecuzioni, esilio, botte ed umiliazioni. Siamo a Torino. L’antifascismo fa parte del DNA di una città che combatté metro per metro per cacciare fascisti e nazisti.
Dopo un diverbio con i fascisti – tra loro c’é anche il segretario cittadino e all’epoca consigliere comunale de “La Destra” Giuseppe Lonero – ve ne andate a casa.

La denuncia di Lonero trova pronto il PM Rinaudo che formula l’accusa decisamente fantasiosa di furto. Tre anni dopo l’assoluzione dei quattro anarchici chiude una vicenda che non avrebbe mai dovuto iniziare.

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