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No Tav. Botte di Capodanno

alpignano no tav31 dicembre/1 gennaio. Un folto gruppo di No Tav, dopo la tradizionale cena a Venaus va in Clarea per un brindisi resistente alle reti. Le truppe di occupazione li attendono al ponte sul torrente, sbarrando la strada verso la “bailatta” il rifugio di lamiera nei terreni No Tav a ridosso delle recinzioni.
Dopo un lungo fronteggia mento, qualche fuoco d’artificio e la bicchierata, a freddo parte la carica. Manganellate, feriti, gente picchiata anche a terra. Tre attivisti vengono fermati e poi rilasciati dopo qualche tempo. Le truppe di occupazione sembrano sempre più nervose.

2 gennaio. Un gruppo di No Tav si presenta al ristorante/pizzeria “Il Caminetto” di Alpignano, dove mangiano alcuni dei poliziotti che prestano servizio al fortino della Maddalena. Alcuni aprono uno striscione con la scritta “via le truppe dalla valle”, altri entrano nel locale dove distribuiscono volantini sui quattro No Tav arrestati con l’accusa di terrorismo.

Sul quotidiano “La Stampa” Massimo Numa, oltre a fornire un fantasioso elenco dei partecipanti, annuncia che d’ora in poi chi protesta contro le truppe e le ditte collaborazioniste rischia l’incriminazione per “stalking”. La Procura è ancora in ferie ma i giornalisti che le fanno da megafono ne annunciano già la linea.

E’ cominciato un altro anno di lotta No Tav

Posted in Inform/Azioni, no tav.

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