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No Tav arrestati: Tobia, Gabriela, Jacopo, Samuele, Giuseppe, Lorenzo ai domiciliari, restano in carcere Marcelo e Maurizio

Questa mattina si è svolta l’udienza al tribunale del riesame per 13 dei No Tav arrestati il 26 gennaio. Per altri quattro il riesame si era pronunciato la scorsa settimana.
Nella stessa mattinata al tribunale di Torino, oltre a quello per i No Tav arrestati, c’era il presidio indetto dalle associazioni delle vittime dell’Eternit di Casale, riunite per la sentenza al processo che vedeva alla sbarra i due baroni svizzeri responsabili di una strage iniziata nel 1907 e mai finita.
Proprio quest’anno, a Casale, c’è stata un’impennata dei casi di mesotelioma pleurico, il tumore che ammazza gli esposti amianto.
Le bandiere No Tav si sono mescolate a quelle del comitato di Casale, alle associazioni delle vittime della strage di Viareggio, a quelle degli operai Thyssen.
Un filo rosso di solidarietà si è intrecciato tra gente venuta da ogni dove per la sentenza contro i “padroni assassini”, come li ha chiamati un operaio bergamasco delle acciaierie di Dalmine.
I No Tav hanno ricordato gli 83 operai morti per la realizzazione delle gallerie Tav nel Mugello. Hanno ripercorso 23 anni di lotta per impedire un’altra strage, perché c’è amianto e uranio nelle montagne che vogliono bucare per fare le gallerie per la Torino Lyon.
Hanno detto che la lotta per riprendersi il futuro, la libertà di decidere, la lotta per una società dove a nessuno sia consentito di lucrare sulle vite altrui, la lotta per liberare il lavoro è comune patrimonio delle genti che decidono di riprendere nelle loro mani il proprio destino.
In mattinata il tribunale ha condannato a 16 anni i due anziani baroni svizzeri, responsabili della morte di 1800 persone.
In tarda serata sono arrivate le prime notizie sull’esito del tribunale del riesame per i No Tav accusati per la resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena del 27 giugno e per la giornata di lotta del 3 luglio scorsi.
Tobia, Gabriela, Jacopo, Samuele, Giuseppe, Lorenzo vanno ai domiciliari, restano in carcere a Milano Marcelo e Maurizio.
A Tobia hanno applicato i domiciliari in forma molto restrittiva: non può ricevere visite, né telefonate.
Ma il No Tav non si arresta.

25 febbraio corteo No Tav da Bussoleno a Susa. Appuntamento alle 13.

Posted in Inform/Azioni, no tav.

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