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Tav. Treni ad Assorbimento Vorace

 

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha commissionato una ricerca previsionale su “Il futuro dell’energia. Uno scenario per il 2020”.
Di seguito i risultati della ricerca.

La rete dei trasporti urbani su gomma e su rotaia verrà potenziata, come alternativa al trasporto individuale, con il risultato di ottenere economie energetiche. Un maggiore ricorso al trasporto ferroviario sarà determinato dallo sviluppo di una rete ferroviaria più moderna e veloce.
Il Treno ad Alta Velocità non darà un contributo al risparmio energetico poiché, mentre consentirà lo spostamento più veloce di un limitato numero di utenti, lascerà però indietro un servizio meno funzionale per gli utenti della rete intercity e regionale. Ciò, quindi, determinerà una ricaduta in termini di più frequente scelta della mobilità individuale a mezzo di autovettura.
Il saldo energetico derivante dalla diffusione del Treno ad Alta Velocità resterà negativo anche nel lungo termine poiché esso – oltre alle ingentissime spese energetiche (viadotti, gallerie, rete elettrica) per la costruzione della rete – consumerà quantità di elettricità notevolmente superiori alle altre tipologie di treno. La strategia che promuove i treni ad alta velocità resterà invariata, nonostante il loro elevato consumo di energia.

Il futuro dell’energia, uno scenario per il 2020, settembre 2011

L’indagine, curata dalla S3.Studium, ha visto il coinvolgimento di: Maria Berrini (Presidente dell’Istituto Ambiente Italia); Marco Cattaneo (Direttore responsabile di “Le Scienze”); Leonardo Maugeri (Presidente di Polimeri Europa S.p.A.); Roberto Moneta (Segreteria tecnica Dipartimento Energia del Ministero dello sviluppo Economico); Massimo Nicolazzi (Chief Executive Officer di Centrex Europe Energy & Gas AG); Giorgio Osti (Professore dell’Università di Trieste); Clara Poletti (Direttore dello IEFE – Università Bocconi); Sergio Ulgiati (Professore dell’Università Parthenope di Napoli); Maurizio Urbani (libero professionista, esperto di ambiente ed energia). La ricerca previsionale è stata diretta da Stefano Palumbo e si è avvalsa della collaborazione di Ruben Criscuolo e Camilla Monda.

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