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11A. Blocchi, presidi e marce in Val Susa

Bussoleno, ore 12,46, autostrada A32. Sin dalle 10 del mattino è partito un blocco della A32 a Bussoleno all’imbocco della galleria del Prapuntin. Per primi sono partiti i ragazzi delle superiori, poi si sono uniti tanti altri. Barricate chiudono l’accesso alla galleria nei due sensi di marcia.

La giornata di lotta ha avuto un anticipo con la fiaccolata da Giaglione alla zona occupata in Clarea. Nonostante l’abbondante nevicata alcune centinaia di No Tav hanno raggiunto le reti, cantando “bella ciao” e scandendo slogan.
Nelle prime ore del mattino un corteo di qualche centinaio di persone è partito da Giaglione ed è tornato alle reti. Nonostante la zona rossa proclamata dalla Prefettura, la polizia non sorvegliava i jersey prima del sottopassaggio dell’autostrada ed è stato facile per i manifestanti raggiungere la zona percorrendo la strada delle gorge.

A Chiomonte altre centinaia di No Tav si sono dati appuntamento al cancello che blocca l’accesso alla strada dell’Avanà. Battiture, slogan, the caldo e la consapevolezza che la giornata sarà ancora molto lunga.

Aggiornamenti ore 13,29, Clarea. Qualche metro di rete tagliata, una manifestante incatenata alla rete. La polizia sta chiudendo dai due lati i manifestanti. Situazione molto tesa. L’unica via d’uscita è verso la montagna.

Aggiornamenti ore 14. La situazione è più tranquilla la polizia si è accontentata di riprendere il totale controllo dell’area senza caricare i manifestanti.

Aggiornamenti ore 15. Parte il blocco della statale 24 a Bussoleno, dove già passano i tir fatti uscire dall’autostrada bloccata al Prapuntin. Un blocco a intermittenza: dieci minuti si apre, dieci minuti si chiude.
L’altra statale viene lasciata aperta per consentire ai compagni che man mano scendono dalla Clarea di raggiungere la zona. I blocchi vanno avanti per circa tre ore.

Aggiornamento ore 18. Sull’autostrada si fa il punto della situazione e si decide di moltiplicare le iniziative per mettere sabbia nella macchina dell’occupazione militare. La notte sarà lunga.

Aggiornamento notturno. Bloccata l’autostrada in alta valle da un gruppo di No Tav, che la chiudono con una barricata.
Intorno alle 13 termina l’occupazione della A32 all’imbocco della galleria del Prapuntin a Bussoleno.

Giovedì 12 viene fissato un appuntamento alle 18 a Giaglione per assemblea, passeggiata in paese contro la decisione del sindaco di dichiarare abusivo il presidio sorto di fronte al campo sportivo del paese.

Giovedì 12 aprile, Giaglione. In Clarea vengono sradicati i castagni secolari intorno alla baita occupata dalla polizia il 27 febbraio. L’età media di quegli alberi era di 268 anni. Quando vennero piantati mancavano ancora cinquant’anni alla rivoluzione francese. Un modo per cercare di spezzare il morale di chi ama questa terra e lotta per difenderla. Non ci riusciranno. Nell’assemblea che si svolge nel tardo pomeriggio i No Tav confermano la propria determinazione alla lotta e si preparano a lunedì, quando è stato annunciato l’arrivo dei primi mezzi della CMC, la cooperativa rossa, cui è stato affidato il compito di realizzare il tunnel geognostico.
Sabato giornata all’insegna della musica con i cori “resistenti” di diverse città italiane che visiteranno con la loro musica tutti i presidi No Tav. Qui trovi il programma di “Valsusa incanta”.

Posted in autogestione, no tav.

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