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Le delizie del sistema penale USA

carcere3È notizia del‭ ‬30‭ ‬aprile che al giudice statunitense‭ ‬Mark Ciavarella è stata confermata la condanna a ventotto anni di carcere per il suo coinvolgimento nel caso‭ “‬kids for cash‭”‬.‭ ‬Ciavarella è stato per anni giudice presso il tribunale minorile di Wilkes-Barre,‭ ‬Pennsylvania,‭ ‬ed era famoso per la durezza delle condanne inflitte.‭ Il magistrato era a libro paga della compagnia che gestisce un carcere minorile privato nella contea di pertinenza del suo tribunale.‭
Ciavarella non è una mela marcia. ‬Ciavarella è un perfetto rappresentante del sistema penale statunitense.‭ ‬La sua colpa,‭ semmai,‭ ‬è stata di aver agito in maniera troppo sfacciata e di avere smascherato,‭ ‬con il suo agire,‭ ‬l’illusione di un sistema‭ “‬duro ma giusto‭”‬.‭
‬Da ormai trenta anni il sistema penale statunitense vede una sempre maggiore presenza dei privati nella gestione delle prigioni.‭ ‬Le compagnie vengono pagate‭ “‬un tanto al detenuto‭” ‬e,‭ ‬di conseguenza,‭ ‬hanno tutto l’interesse nel vedere un aumento della repressione.‭
‬Il bestiale inasprimento delle pene per i piccoli reati,‭ ‬con pene per i recidivi che possono arrivare all’ergastolo,‭ ‬è stato solo l’ultimo atto di un processo che parte dlla‭ “‬war on drugs‭” ‬scatenata trent’anni fa per colpire le classi popolari in generale e i turbolenti ghetti neri in particolare.‭
‬Nel decennio‭ ‬1998-2008‭ ‬l’uso di oppiacei è aumentato del‭ ‬34%‭ ‬e quello di cocaina del‭ ‬27%‭, segno che la politica proibizionista è stata un totale fallimento, se l’obiettivo era la riduzione del consumo di sostanze proibite. Se invece lo scopo vero era la moltiplicazione dei meccanismi disciplinari e del mercato della coercizione allora siamo di fronte ad un totale successo. E’ nato un gigantesco mercato per le società che gestiscono prigioni e‭ ‬centri di riabilitazione privati.‭ Ci hanno lucrato soprattutto i gruppi religiosi,‭ ‬come Scientology e le varie congrezioni evangeliche.

Anarres ne ha parlato con Lorenzo autore di un articolo comparso sul penultimo numero di Umanità Nova.

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Posted in Inform/Azioni, repressione/solidarietà.

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