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Lega Nord. Agonia o nuovo corso?

razzisti-VauroGli insulti razzisti del vicepresidente del senato Calderoli al ministro per l’integrazione Cecile Kiyenge hanno innescato lunghe polemiche ed hanno riacceso i riflettori dei media sulla Lega Nord. I leghisti ci hanno assuefatti da anni ad un linguaggio politico che attige a piene mani nella cultura patriarcale e razzista. Tipico del bestiario razzista il riferimento ad altri primati per descrivere popolazioni non pienamente umane, e, quindi, immeritevoli di accedere ai diritti concessi a chi a pieno titolo è riconosciuto parte dell’umanità.
Non ci stupiamo quindi delle parole di Calderoli, non sembra tuttavia credibile che il vicepresidente del Senato si sia fatto trascinare dalla foga oratoria. Più probabile che la mossa sia stata studiata a tavolino proprio per ottenere l’attenzione dei media e, tramite loro, di quelle ampie fette di elettorato leghista traghettate su altri a lidi alle recenti elezioni politiche ed amministrative.
Il partito fondato da Umberto Bossi è in difficoltà. Probabilmente ha patito più del PDL le malefatte del padre e vate padano e della sua famiglia, per non dire del progressivo sfilamento delle componenti più “moderate del partito” il cui esponente di maggior rilievo è il sindaco di Verona Tosi. In un tempo segnato dall’immagine dei leader, il venir meno di una personalità carismatica come Bossi ha ridotto il collante identitario del partito, sparpagliandone l’elettorato tra PDL, estrema destra e Movimento 5 stelle e, fors’anche, nel PD, con il quale, a livello locale ha anche stretto accordi.
Oggi, finchè dura la legislatura, la Lega prova a giocarsi l’unica carta che ha sempre funzionato, quella della guerra ai poveri, della chiusura razzista, della negazione dello jus soli. Gli insulti di Calderoli sono stati il volano per la manifestazione leghista annunciata per il 7 settembre a Torino.

Anarres ne ha discusso con Pietro Stara, autore, tra gli altri, del libro uscito per i i tipi di Zero in Condotta, “La Comunità escludente”

Ascolta la chiacchierata con Pietro

Vale anche la pena ascoltare l’intervista, realizzata dall’info di Blackout con Giobbe, un compagno della provincia di Varese, dove resiste lo zoccolo duro leghista. Giobbe fa parte del collettivo che ha realizzato la festa antileghista e un opuscolo di approfondimento.

Ascolta diretta con Giobbe

Posted in immigrazione, Inform/Azioni, politica, torino.

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