I No Muos, dopo un’estate di lotta intensa, si sono dati appuntamento il 28 settembre a Palermo per un corteo nazionale.
Il corteo terminerà di fronte al parlamento dell’isola, il cui governatore, Crocetta, dopo una campagna elettorale demagogica, ha infine tirato i remi in barca, decidendo alla fine di luglio di revocare la revoca dei permessi per la realizzazione dell’impianto satellitare.
Il movimento popolare ne è uscito rafforzato, consapevole che solo la lotta può fermare l’ennesima installazione militare nel nostro paese. In agosto migliaia di persone hanno abbattuto le recinzioni ed invaso la base statunitense di Niscemi.
Ne abbiamo parlato con Alberto dei Comitati No Muos del capoluogo siciliano.
Ne è scaturita una discussione a tutto campo, sulle convulsioni della politica istituzionale e sulle prospettive di un movimento che sta crescendo.
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Aggiornamenti. Nel tardo pomeriggio di venerdì 27 una ventina di attivisti No Muos hanno occupato sala D’Ercole a Palazzo dei Normanni, la Sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Di seguito il comunicato emesso dagli occupanti:
“Il MUOS è uno strumento di sopraffazione militarista e di insensibilità verso la salute delle persone.
Serve a fare la guerra, a pilotare i droni per neutralizzare il rischio dell’obiezione di coscienza, ferire la carne viva del popolo niscemese.
Il movimento NO MUOS, si oppone al fatalismo rassegnato con cui qualcuno vorrebbe farci credere che tutto questo sia inevitabile, che la soggezione del Presidente Crocetta verso le autorità statunitensi sia l’unico abito che il popolo siciliano può indossare in questo momento cruciale della nostra vita collettiva.
Gli attivisti e le attiviste che in spirito sinfonico con il corteo di domani hanno occupato oggi l’ARS, sentono con forza che è necessaria una ribellione in grado di sprigionare la forza d’urto che cova nel petto di ogni persona libera.
Non ci limitiamo a dirlo: pratichiamo questa convinzione con la tenacia dei nostri corpi disposti a resistere ad oltranza, fino a che la prese di coscienza del popolo siciliano determinerà lo smantellamento della base NRTF di Niscemi e verrà liberata la Sughereta.
Attivisti NO MUOS dalla sala d’Ercole Occupata”