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15 maggio. Atteso il responso della cassazione sull’accusa di terrorismo per i No Tav

no tav to 10 maggioIl 15 maggio è previsto il pronunciamento della Cassazione, cui si sono appellati gli avvocati degli attivisti arrestati per terrorismo, dopo la sentenza del tribunale dei riesame che ha confermato l’impianto accusatorio della Procura torinese. Se la Cassazione dovesse smontare l’accusa di terrorismo, questa decisione potrebbe in prospettiva cambiare le condizioni detentive di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ma non modificherebbe l’impianto accusatorio del processo con l’imputazione per 180 e 180 bis, attentato con finalità di terrorismo.
Resta il fatto che il pronunciamento della Cassazione, sia che confermi sia che smentisca Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, i due PM che hanno imbastito il processo, non potrà non influire sullo svolgimento del processo in Corte d’Assise.
Una buona notizia c’é già: la corte d’assise ha eliminato il divieto di incontro tra i quattro No Tav ed ha concesso le visite anche al di fuori della cerchia dei familiari stretti dei compagni.
Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le prese di posizione di giuristi, certamente non sospettabili di simpatie sovversive, che ritengono l’accusa di terrorismo per l’incendio di un compressore una follia. Non solo. Lo stesso articolo 270 sexties, introdotto nell’ordinamento dopo i sanguinosi attentati ai treni a Londra e Madrid, risulta monco, privo dell’aggancio a condotte concrete, contenuto invece nelle normative internazionali sulla materia.
Un segno della natura intrinsecamente politica della norma stessa, che, nella sua voluta genericità, consente di investire con l’accusa di terrorismo chiunque si ritenga abbia danneggiato un bene impalpabile come “l’immagine del paese”. In quest’ottica chiunque potrebbe essere accusato di terrorismo. Anche lo Stato che bombarda, chiude ospedali, consente la devastazione dell’ambiente. Un paradosso che ci consegna intatto un dato chiaro: l’estrema opinabilità della questione, che getta la norma in un gorgo interpretativo che ne dovrebbe rendere impossibile l’applicazione.
Sin qui l’analisi giuridica. Va da se che la partita che si sta giocando sulle vite di Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò è di natura squisitamente politica.

Sulla sentenza della Cassazione attesa per il 15 maggio ascolta la diretta dell’info di Blackout con Eugenio Losco, uno dei difensori dei No Tav accusati di terrorismo.

Posted in Inform/Azioni, no tav, repressione/solidarietà.

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