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02 – Punto info No G7 al Balon

Sabato 2 settembre
Contro i padroni del mondo per un mondo senza padroni!
Punto info No G7 al Balon
dalle 10,30 alle 13

Di seguito il volantino che verrà distribuito:

 

Contro il G7 lavoro: gettiamo sabbia nel motore dei potenti!
Per un mondo senza servi e senza padroni

A fine settembre alla reggia di Venaria si incontreranno i ministri del lavoro, dell’industria e della ricerca di Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Francia, Giappone, Germania e Canada.
L’incontro è stato spostato da Torino a Venaria, perché il governo teme le contestazioni di chi non ha casa, reddito, pensione, di chi fa mille lavori precari e supersfruttati, di chi non crede che il lavoro gratuito sia educativo.
Il governo ha paura che tanti si ribellino a chi sta costruendo un futuro peggiore del presente che siamo forzati a vivere.
Dipende da ciascuno di noi rendere reali i timori di Gentiloni, Minniti, Padoan…

Torino si è trasformata da città dell’auto a vetrina di grandi eventi, un grande Luna Park per turisti, mentre le periferie sono in bilico tra riqualificazioni escludenti e un parco giochi per carabinieri, alpini e poliziotti.

Sfruttamento, lavori precari e pericolosi, morti in mare, leggi razziste, militari per le strade, guerra sono i tasselli del puzzle che disegna il nostro vivere.
La gente delle periferie sente in bocca il sapore agre di una vita sempre più precaria.
L’amministrazione è stata per decenni nelle mani del Partito Democratico.
Oggi governano i Cinque Stelle. Bisognava che tutto cambiasse perché ogni cosa restasse come prima. La nuova sindaca è apprezzata dalle banche e dai padroni.
Appendino imita Fassino: fa la guerra ai rom delle baracche lungo la Stura, sguinzaglia i vigili urbani a caccia di mendicanti, lavavetri, spacciatori di accendini, senza casa.

Chi aveva creduto alla retorica della partecipazione sta scoprendo che per i poveri non è cambiato nulla. La sindaca a Cinquestelle ha subito applicato le leggi del governo Gentiloni sulla sicurezza urbana. É finita con le cariche della celere contro chi beveva una birretta in via santa Giulia.

Se sei povero la responsabilità è tua, non di chi si arricchisce sul lavoro altrui, non di un sistema politico e sociale che nega una vita decorosa alla maggior parte della popolazione del pianeta.
Per il governo chi occupa una casa vuota offende il decoro, i proprietari che affittano a prezzi altissimi sono invece bravi cittadini.

Ci raccontano che viviamo nel migliore dei mondi possibili, che liberismo e democrazia garantiscono pace, libertà, benessere. Ci raccontano le favole e pretendono che ci crediamo.
Il governo dice che non ci sono soldi per ospedali, trasporti locali, scuole. Ma spende 68 milioni di euro al giorno per fare la guerra.
Gentiloni investe in telecamere, polizia, militari per le strade. L’Italia ha pagato le milizie che controllano la costa libica e gestiscono il traffico di esseri umani, petrolio e armi, perché blocchino i profughi delle guerre combattute con armi made in Italy. In agosto sono seccamente diminuiti gli sbarchi. Chi resta intrappolato finisce nelle galere libiche, dove omicidi, torture, ricatti e stupri sono il pane quotidiano. Nuovi lager stanno sorgendo nel cuore dell’Africa sahariana.
Il candidato premier a 5Stelle Di Maio plaude la violenza poliziesca contro gli immigrati del ministro dem Minniti.

In questi anni i padroni si sono arricchiti, i poveri sono diventati più poveri.
Il lavoro non c’è o è precario, pericoloso, malpagato.
Il job act ha fatto piazza pulita delle poche tutele rimaste a chi lavora, lasciando mano libera ai padroni.

Soffiano sul fuoco della guerra tra poveri, per mettere i lavoratori italiani contro quelli immigrati. Ci vogliono divisi per poterci meglio comandare e sfruttare.
Chi si fa ricco con il lavoro altrui non guarda in faccia nessuno. Chi governa racconta la favola che sfruttati e sfruttatori stanno sulla stessa barca ed elargisce continui regali ai padroni.
Il governo vuole la fine delle lotta di classe, la resa senza condizioni dei lavoratori.
Cigl, Cisl e Uil, veri sindacati di Stato, firmano contratti indecenti, frenano le lotte, pur di mantenere i propri burocrati e i propri privilegi.
C’è chi non ci sta, chi si ribella ad un destino già scritto, chi vuole riprendersi il futuro.
Sono gli antimilitaristi, che lottano contro le basi militari, le fabbriche d’armi, la militarizzazione dei nostri quartieri. Sono i prigionieri dei CIE che bruciano le celle e scavalcano i muri. Sono gli sfrattati che non si rassegnano alla strada e si prendono le case vuote. Sono i lavoratori che bloccano e occupano magazzini e strade per vivere meglio.

Cambiare la rotta è possibile. Con l’azione diretta, aprendo spazi politici non statali, moltiplicando le esperienze di autogestione, intessendo reti sociali che sappiano inceppare la macchina e rendano efficaci gli scioperi, le lotte territoriali.

Roviniamo la vetrina dei padroni del mondo! No al G7!

Un mondo senza sfruttati né sfruttatori, senza servi né padroni, un mondo di liberi ed eguali è possibile.
Tocca a noi costruirlo.

Federazione Anarchica Torinese
Corso Palermo 46 – riunioni – aperte agli interessati – sono ogni giovedì alle 21