Cinque esponenti dei sindacati indipendenti egiziani sono stati condannati a tre anni di reclusione per uno sciopero dei lavoratori impiegati nella movimentazione dei container nel porto di Alessandria.
La corte penale della città ha emesso la sentenza il 23 settembre. La condanna è conseguente allo sciopero e alla richiesta di dimissioni del consiglio di amministrazione dell’Autorità portuale accusata di corruzione. Tra gli obiettivi dei lavoratori il ritorno ad una gestione statale delle banchine del porto oggi affittate e non meglio note società cinesi.
La denuncia nei confronti dei cinque lavoratori e dei membri della segreteria del sindacato indipendente è partita dal presidente dell’Autorità portuale che li ha accusati di aver danneggiato le strutture, messo a repentaglio la salute e di aver fatto picchetti che avrebbero impedito l’accesso al lavoro di carico e scarico delle navi.
L’avvocato degli operai ha richiesto una perizia indipendente perché valutasse l’effettiva entità dei danni eventualmente arrecati. Nonostante ciò i cinque sono stati condannati in contumacia.
Si tratta di Ahmed Hassan Sadek (presidente del sindacato indipendente della Compagnia), Yusry Marouf (segretario generale), Ashraf Ibrahim, Mohamed Abdel Monem and Essam Eldin Mohamed Mabrouk (rappresentanti dei lavoratori nei negoziati con i capi della zona militare del nord, incaricati di presentare le richieste dei lavoratori durante lo sciopero dello scorso marzo).
I lavoratori e i sindacati indipendenti non sono disposti a mollare ed accettare la cancellazione dei diritto di sciopero.